DIVISIONE AMBIENTE
Valutazione di impatto acustico
È rivolta principalmente a tutelare la popolazione esposta da attività rumorose, imponendo preventivamente gli accorgimenti tecnici eventualmente necessari per ridurre le emissioni sonore entro i limiti di legge.
Al riguardo la Legge 26 ottobre 1995, n. 447 recante “Legge quadro sull’inquinamento acustico” prevede che i competenti soggetti titolari predispongano una documentazione di impatto acustico relativa alla realizzazione, alla modifica o al potenziamento delle seguenti opere:
- Nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali;
- Strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali);
- Circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari rumorosi o impianti a diffusione sonora;
- Impianti sportivi e ricreativi;
- Ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.
La documentazione di valutazione dell'impatto acustico deve essere redatta da un tecnico competente in acustica, ai sensi dell'articolo 2, comma 6 della menzionata Legge quadro.
Autorizzazione unica ambientale (AUA):
L'Autorizzazione unica ambientale è il provvedimento istituito dal DPR 13 marzo 2013, n. 59 e rilasciato su istanza di parte che incorpora in un unico titolo ben 7 diverse autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di settore (come il Dlgs 152/2006). Alle autorizzazioni previste dall'AUA, si aggiungono altri permessi eventualmente individuati da fonti normative di Regioni e Province autonome.
Possono presentare istanza di Autorizzazione unica ambientale:
- gli impianti non soggetti alle disposizioni sull'autorizzazione integrata ambientale – AIA
- le piccole e medie imprese (PMI) di cui all’art. 2 del DM 18 aprile 2005.
I gestori di impianti presentano domanda di AUA nel caso in cui siano assoggettati al rilascio, formazione, rinnovo o aggiornamento di almeno uno dei sette titoli abilitativi previsti dal regolamento:
- autorizzazione agli scarichi;
- comunicazione preventiva per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende;
- autorizzazione alle emissioni in atmosfera;
- autorizzazione generale in deroga per gli impianti a emissioni scarsamente rilevanti;
- nulla osta per le emissioni sonore relativamente alle attività produttive o edilizie (valutazione previsionale di impatto acustico);
- autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura;
- comunicazioni in materia di rifiuti: autosmaltimento rifiuti pericolosi ed esercizio di operazioni di recupero di rifiuti (pericolosi e non).
Attivazione Industria insalubre
Il Decreto del Ministero della Sanità 132/94 introduce la nuova e più recente classificazione di cui all’art. 216 del R.D. 1265/34 (T.U.LL.SS.). Le classi sono definite in base alle sostanze chimiche (produzione, impiego e deposito) ai prodotti e materiali impiegati (produzione, lavorazione, formulazione e altri trattamenti), oltre che al tipo attività industriali.
Il soggetto interessato, 15 giorni prima dell’inizio dell’attività, deve comunicare al Comune se l’attività rientra nell’elenco delle industrie insalubri e relazionare sulle cautele adottate al fine di tutelare la salute pubblica
Scarico in pubblica fognatura di Acque reflue assimilabili alle domestiche
Quando le acque reflue industriali sono assimilabili alle domestiche non occorre l’autorizzazione contemplata nell’AUA ma basta una comunicazione di assimilabilità delle acque reflue a quelle urbane.
Tale comunicazione va accompagnata da relazione tecnico-descrittiva e grafico dell’impianto di scarico a norma, redatti da tecnico abilitato, a cui va allegato certificato di analisi delle acque reflue di cui trattasi.
Certificazione UNI EN ISO 14001
La UNI EN ISO 14001:2015 è una norma internazionale ad adesione volontaria, applicabile a qualsiasi tipologia di Organizzazione pubblica o privata, che specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale.
Un sistema di gestione ambientale consente:
- Controllo e mantenimento della conformità legislativa e monitoraggio delle prestazioni ambientali.
- Riduzione degli sprechi (consumi idrici, risorse energetiche, ecc.).
- Agevolazioni nelle procedure di finanziamento e semplificazioni burocratiche/amministrative.
- Strumento di supporto nelle decisioni di investimento o di cambiamento tecnologico.
- Strumento di creazione e mantenimento del valore aziendale.
- Strumento di salvaguardia del patrimonio aziendale e di trasparenza in operazioni di acquisizioni/fusioni (gestione dei rischi).
- Garanzia di un approccio sistematico e preordinato alle emergenze ambientali.
- Migliore rapporto e comunicazione con le autorità.
- Miglioramento dell'immagine e della reputazione aziendale
La Unisigma srl fornisce ai clienti tutta la consulenza per Redazione della documentazione ai fini della certificazione UNI-EN-ISO 14001:2015, nonché la formazione del personale, gli auditing interni e l’assistenza, sia in corso di verifiche ispettive certificative, che post certificativa.
Regolamento EMAS
Il Regolamento EMAS fornisce a chi intende aderirvi uno strumento per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e per dimostrare al pubblico l'impegno assunto nella tutela ambientale, insieme ai risultati raggiunti.
Aderendo ad EMAS le imprese hanno la possibilità di provvedere ad una riorganizzazione e razionalizzazione della gestione ambientale interna, che permette di gestire, nell'ottica dell'eccellenza, le interazioni con i vari aspetti ambientali, garantire il rispetto della conformità normativa ed anche la trasparenza dei comportamenti ambientali verso il pubblico e gli altri soggetti interessati all'attività svolta.
Per la partecipazione ad EMAS e l'ottenimento del miglioramento nelle prestazioni ambientali, l'organizzazione deve compiere i passi indicati nel seguito:
- effettuare un'Analisi Ambientale Iniziale (AAI) con individuazione delle prescrizioni legislative ed effetti ambientali;
- attuare un SGA sulla base delle informazioni emerse in fase di analisi, al fine di realizzare concretamente i miglioramenti e raggiungere gli obiettivi prefissati;
- svolgere attività di formazione ed auditing, per verificare le prestazioni ambientali dell'organizzazione ed il rispetto dei requisiti enunciati nel Regolamento EMAS;
- elaborare la Dichiarazione Ambientale per diffondere al pubblico le informazioni relative ai suoi obiettivi ed al miglioramento continuo delle sue prestazioni ambientali;
- convalida della Dichiarazione Ambientale, come garanzia della veridicità delle informazioni in essa riportate e della trasparenza a favore del pubblico;
- trasmettere la Dichiarazione Ambientale convalidata all'Organismo Nazionale Competente per EMAS e metterla a disposizione del pubblico.